Demoni 2 - l’Incubo ritorna

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Voto:

In un moderno palazzone, un demone salta fuori da uno schermo televisivo e contagia Sally (Coralina Cataldi Tassoni) che sta ospitando alcuni amici per la sua festa di compleanno. Il contagio si diffonde all'interno dello stabile che, per un assurdo sistema di sicurezza, si è trasformato in una trappola senza uscita. L'eroe di turno, George (David Edwin Knight), tenterà di portare in salvo la sua donna (Nancy Brilli) in stato interessante.

LA RECE

Forse anche un filo meglio rispetto al primo film; più controllato, meno B-movie. Certo, non privo di attori scarsi...

Ovvio e sacrosanto che Lamberto Bava e Dario Argento sfruttassero il grande successo internazionale del primo Demoni (1985) per confezionare questo seguito che ricalca quasi pedissequamente la struttura del precedente, spostando l'azione da un cinema a un palazzo blindato. In questa location più fredda e geometrica, la verve dell'azione sembra risentirne e quel frizzante, gioioso e caotico massacro visto nel '85 si ridimensiona rispetto a tono ed effetti speciali, mantenendo comunque elevato il livello di sangue e un intrattenimento senza pretese alte. Il riferimento base continua a essere la Notte dei morti viventi (1968) ma l’iniziale scena dell’uscita del demone dal televisore è chiaramente ispirata a Videodrome (1983) di Cronenberg e il parallelismo con il regista canadese non si ferma qui se si pensa che l'azione si svolge in uno stabile invaso da infettati scalmanati (il Demone sotto la pelle, 1975). Tutte le critiche che hanno colpito Demoni 2 si dividono essenzialmente in due correnti di pensiero. C'è chi ritiene il film del '85 superiore sia per effettistica, sia per linearità narrativa, sia per tecnica registica, facendo del sequel una versione annacquata del precedente film con innesti anche ridicoli: vedi il "demonietto" evidente richiamo ai fortunati Gremlins (1984) di Joe Dante. Altri colgono nell'atmosfera più schematica del palazzo una maggior padronanza della cinepresa che non cede alla tentazione di rendere il tutto una baracconata di effetti speciali, apprezzando una maggiore cura nei dialoghi o, se non altro, l'eliminazione di personaggi indiscutibilmente idioti (i punk dell'85), con un'attenzione alla creazione di momenti tesi. Tarantino e lo stesso Bava preferiscono questo secondo episodio. Visti i pro e i contro, i due episodi potrebbero equivalersi con una leggerissima preferenza per Demoni 2 che, globalmente, sembra meno B-movie rispetto al primo. Pur vero che la pellicola è piena di buchi nel plot e pare quasi che l'accumulo di splatter debba nascondere allo spettatore che alcuni personaggi hanno ruoli insulsi o che compiono azioni finalizzate al nulla: che fine fa la bambina? L'incidente in macchina che vuol dire? Escluso il "gremlin", elemento sul filo del comico che fa a pugni con l'atmosfera del film, il bambino demone (il Davide Marotta di Phenomena, 1985) e il cane demone sono, comunque, delle belle trovate. Il protagonista David Edwin Knight, che lavorò come attore solo in un altro film del 1989, pare un Ash (la Casa, 1983) redivivo; Nancy Brilli incinta, con una pancia che varia di dimensioni durante il film, è co-munque molto bella. Da citare, poi, la presenza di Bobby Rhodes, e quella, scult, di Michele Mirabella (…E tu vivrai nel terrore. L'Aldilà, 1981) che vuole fare sesso con la tv accesa. Altri recitano da cani; fra questi, merita menzione di disonore la "demone capo" Sally (Coralina Cataldi Tassoni), la quale, prima di essere tale, è una festeggiata insopportabile. Comunque da vedere, tanto per ricordarci che prima dell'originalissimo Ringu (1998) di Nakata eravamo noi italiani a far uscire gli incubi dal televisore.

TRIVIA

⟡ Come nel primo, anche in questo secondo episodio, Lamberto Bava compie un tributo al film più famoso di suo padre, ovvero la Maschera del demonio (1960): si tratta della scena nella quale si vede il sangue di una ragazza cadere sul volto mummificato di un demone ridandogli vita, come accadeva ad Asa nel film di Mario Bava. 

⟡ È il primo film (esclusa la serie tv Sogni e Bisogni, 1985) in cui appare Asia Argento. 

⟡ Davide Marotta, attore napoletano nano che conobbe il suo momento di gloria nell'interpretazione di uno spot della Kodak in cui impersonava l'alieno che diceva "ciribiribì Kodak", sarà anche l'Anticristo tenuto in braccio da Satana (Rosalinda Celentano) ne la Passione di Cristo (2004) di Mel Gibson.

Regista:

Lamberto Bava

Durata, fotografia

88', colore

Paese:

Italia

Anno

1986

Scritto da Exxagon nell'anno 2007; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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