the Strangers

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Voto:

Kristen (Liv Tyler) e James (Scott Speedman) sono due fidanzati in crisi che decidono di passare la notte nell'isolata casa estiva di lui. Questa si rivelerà una pessima idea quando tre persone, un uomo e due donne, inizieranno ad assediare la casa e penetrare in essa con il solo scopo di terrorizzare la coppia.

LA RECE

Home invasion minimalista sorta di Funny Games nell'America suburbana di Halloween. Si sfrutta silenzio e tensione più che lo splatter; la casa, luogo sicuro per eccellenza, diventa un ecosistema dell'orrore.

Ennesimo home invasion che affonda le radici in lavori ben precedenti: A sangue freddo (1967), un Violento week-end di terrore (1976), l'Ultima casa a sinistra (1972); the Evictors (1979); la Casa sperduta nel parco (1980) riletti successivamente in maniera più colta (Funny games, 1997) o meno (Them - loro sono là fuori, 2007). Come quest'ultimo film francese, anche the Strangers tenta di catalizzare l'orrore definendosi "tratto da una storia vera" ma i fatti di cronaca che hanno ispirato il film sono del tutto differenti da ciò che si vede sul grande schermo. Il lavoro di Bertino, anche al soggetto, è abbastanza patinato da poter piacere alla maggior parte del pubblico e sufficientemente feroce da non piacer loro; il regista avrebbe potuto tentare una mossa di stile per evitare la discesa nel maelstrom sadico nel quale sono cadute molte produzioni cinematografiche dei primi anni duemila. Il film si apre con una crisi di coppia che, saggiamente, viene celata nei suoi particolari, così come verrà celata l'identità dei tre giovani assalitori. La crisi affettiva fra i due protagonisti, seguita dall'evento negativo dell'invasione dei tre, ricorda, come avveniva in Cujo (1983), la materializzazione del disagio relazionale in forma maligna e persecutoria. Ricorda e basta, perché the Strangers non si sviluppa come un horror metaforico ma preferisce ridurre gli accadimenti a una mera invasione domestica portata a compimento da tre psicopatici silenziosi e inumani. Non resta, allora, che rendere la cosa il più accattivante possibile. Il regista, evitando gli eccessi del torture-porn (Hostel, 2005), raffina la messa in scena, puntando su un modus operandi sadico, inquietante ma senza un eccessivo spargimento di sangue. Rispetto alla suspense, il film lavora molto bene, a partire dalla sconosciuta che bussa alla porta, fino ad una serie di scene costruite appositamente per sorprendere lo spettatore. Il plot è lineare, la paura viaggia sui binari degli effetti audio, sulla danza degli attori fra le stanze della casa e sulla scelta di lasciare una grossa incognita su identità e finalità dei tre assalitori, secondo lo stesso paradigma che vuole si neghi la spiegazione del fenomeno orrorifico per potenziarne l'effetto (gli Uccelli, 1963; la Notte dei morti viventi, 1968; Duel, 1971 ). Molto buona la fotografia. Il finalino con la Tyler che urla, però, è un brutto balzo all'indietro tipico dello slasher anni '80. Seguito da the Strangers: prey at night (2018).

TRIVIA

Bryan Michael Bertino (1977) dixit: "A volte, in questi grandi film, e soprattutto nel genere horror, ci sono troppe parole. Preferisco che il mio linguaggio sia limitato perché penso che, a volte, più grande è il film, meno è personale e maggiore sia la possibilità che il pubblico non si senta in quello spazio con i personaggi. Come regista, penso di aver sicuramente tratto beneficio dal fatto che il mio primo film sia stato qualcosa che mi ha permesso di sentirmi come se sapessi dove stavo andando in ogni momento. Non so se sono ancora in grado di mettermi nei panni di Peter Jackson; non riesco a immaginare di avere trenta, cinquanta o cento location da affrontare" (IMDb.com).

⟡ Il film trae ispirazione da tre eventi differenti. Il primo è stato vissuto dallo stesso regista in tenera età. Alla casa di Bertino si presentò uno sconosciuto chiedendo di qualcuno che in casa non c'era mai stato e, quindi, se ne andò; si scoprì, poi, che diverse case del vicinato erano state derubate. Il secondo fatto è relativo all'omicidio compiuto dalla Manson Family a Beverly Hills ai danni di Sharon Tate. Il terzo fatto di cronaca è quello noto come The Keddie Murders che avvenne nel 1981. In quest'ultimo evento, la 36enne Glenna Sharp, in casa con i suoi 5 figli, fu uccisa nella notte dell'll aprile 1981 insieme al figlio 15enne e a una ragazza 17 enne amica di famiglia. I corpi furono trovati dalla figlia Sheila che aveva dormito fuori. Due altri figli di 5 e 9 anni che dormivano in una stanza erano incolumi e non si erano accorti di nulla. Tina, la figlia di 13 anni era scomparsa. Il corpo di Tina fu scoperto 3 anni dopo a 100 miglia di distanza dal luogo del rapimento che era il Keddie Resort (Keddie, California). Il caso è ancora aperto.

⟡ Il film doveva uscire nell'estate 2007 ma, dopo due rinvii, è stato proiettato solo nel maggio 2008.

⟡ In una scena si sente il pezzo "Marna Tried" cantato da Merle Haggard, la vocalist del gruppo The Strangers; lo stesso pezzo musicale lo si sente nel film la Ballata dei tre killers (1968).

⟡ Molti cinema USA ricevettero delle pizze del film difettate che avevano alcune sequenze mancanti di sonoro o, meglio, si sentiva solo un rumore di fondo. Molti nel pubblico pensarono che l'effetto fosse voluto.

⟡ Durante le riprese, Liv Tyler aveva la tonsillite.

⟡ Il film è stato realizzato interamente con camere a mano o steadycam.

⟡ I tre sconosciuti hanno ricevuto i loro soprannomi: Dollface, Pin-Up Girl e Man in the Mask.

⟡ Nonostante si sia vociferato che the Strangers fosse un remake di Them (2006) di Moreau e Palud, non è così. Lo script del film di Bertino era già pronto nel 2004.

⟡ I bambini che si vedono alla fine del film, identificati come mormoni, non possono essere tali. I mormoni con missione di proselitismo devono avere almeno 19 anni e hanno sul petto sempre una targhetta col nome. Convenientemente, non avvicinano mai la gente chiedendo loro se sono peccatori e nessun libretto mormone si intitola "Christian living".

⟡ Nella versione unrated del film, il finale è diverso. Kristen si sveglia e striscia verso il telefonino di Mike che suona; tempo di arrivare al telefono e questo ha smesso di suonare. Kristen si gira e vede l'uomo mascherato dietro di lei che le prende il cellulare e se ne va con tutta calma. Kristen collassa vicino al corpo di Mike. Questo finale spiega perché, nel finale visto al cinema, il corpo della donna si trovasse vicino a Mike e non vicino a quello del fidanzato, dove in effetti era prima.

Titolo originale

Id.

Regista:

Bryan Bertino

Durata, fotografia

85', colore

Paese:

USA

Anno

2007

Scritto da Exxagon nell'anno 2012 + TR; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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