Wrong Turn - il bosco ha fame

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Voto:

Chris (Desmond Harrington) incontra Jessie (Eliza Dushku) e i suoi amici in seguito a un incidente stradale in mezzo ai boschi. Con le auto distrutte, il gruppo deve andare in cerca d’aiuto credendosi distante da qualsiasi centro abitato. In realtà, qualcuno li ha già intercettati: si tratta di una famiglia composta da scherzi della natura capaci di atrocità inimmaginabili.

LA RECE

Backwood horror senza troppi orpelli, con i soliti figli dell'endogamia che si nutrono delle carni dei turisti fresconi. Poca roba ma al pubblico piacque sufficientemente da farne nascere un franchise direct-to-video, e pure un reboot. Bon appétit.

Certo che gli USA devono avere qualche problema irrisolto a livello socio-psicologico se così spesso nei loro film torna l'archetipo del redneck incestuoso, deforme e cannibale; probabilmente è un retaggio del periodo del pionierismo in cui piccole comunità si insediavano in territori vergini e isolati e se la cavavano alla bene e meglio. D'altra parte, già ne l'Insaziabile (1999) si suggeriva l'idea che la colonizzazione americana e lo sviluppo degli Stati Uniti poggiassero le radici su sinistre usanze cannibaliche. Riflessioni forse un po’ sprecate per un backwood brutality come Wrong turn, prodotto abitato da personaggi non sfaccettati, dialoghi essenziali, splatter quanto basta e un canonico corri o muori a metà strada fra Non aprite quella porta (1974) e un Tranquillo week-end di paura (1972) con tocchi slasher alla Venerdì 13 (1980) e un rimando a le Macchine che distrussero Parigi (1974). Il mago degli effetti speciali Stan Winston alla produzione e il regista Schmidt (Delitto+castigo a Suburbia, 2000) rifiutano il trend hollywoodiano dei primi anni duemila che vuole trame complesse e scavo psicologico, e confezionano un horror per puristi dell’intrattenimento con tutti i limiti che questa impostazione può avere. L'intrattenimento, quindi, è buono se si fa finta di non aver visto altre decine di film simili in cui gente comune si trova persa in una situazione senza uscita mentre villici sballati e deformi tentano in tutti i modi di braccarli. L'azione non manca, affiancata da una buona cura effettistica che non si limita alle scene di sangue ma anche al lavoro scenografico che allestisce la catapecchia nella quale vivono i cattivi, alienati dalla società come i deformi de le Colline hanno gli occhi (1977) ma al fresco ombroso dei boschi come sarà per il successivo e migliore Calvaire (2004). I giovani attori sono proni alle necessità di una sceneggiatura che non chiederà loro di impegnarsi in pose da teatro kabuki: c'è il giovane intelligente e risoluto, la scream queen vigorosa e bella, e i restanti a fare quello che fanno le giovani spalle nei film del genere, cioè morire con più o meno stile. La produzione cerca da subito di fare di Wrong turn una saga, non solo per il finale che lascia presagire un seguito ma, soprattutto, per il fatto che i tre folli hanno già un nome iconico: Three Finger, Saw-Tooth e One-Eye. Il franchise c'è ed è fiorente ma, come il film d’origine, non si tratta di nulla più che un onesto intrattenimento horror senza orpelli. Seguiranno per l’home-video: Wrong turn 2 - senza via di uscita (2007), Wrong turn 3 - svolta mortale (2009), Wrong Turn 4 - la montagna dei folli (2011), Wrong turn 5 - bagno di sangue (2012), Wrong turn 6 (2014) e remake o reboot con Wrong turn (2021).

TRIVIA

Rob Schmidt (1965) dixit: “Sono rimasto molto deluso dal fatto che Delitto + castigo a Suburbia abbia ottenuto un rating-R negli Stati Uniti. Circa tre settimane prima che iniziassimo le riprese, è avvenuto il massacro della Columbine che, secondo me, ha reso più importante avere un film come questo. Ma, subito dopo, il Congresso si è messo contro gli studios statunitensi dicendo che stavano vendendo ai ragazzini la violenza. Non credo che i censori non abbiano capito cosa stava succedendo; più che altro, sono andati dietro a ruota all’opinione pubblica, altrimenti sarebbero stati scuoiati vivi” (netribution.co.uk).

⟡ Nel girare una scena, Desmond Harrington si ruppe la caviglia destra. La cosa fu problematica soprattutto quando l'attore dovette recitare zoppicando e appoggiando il peso sulla gamba destra poiché una successiva sequenza lo vedeva colpito da un proiettile alla gamba sinistra.

⟡ La promozione del film fu minimale a causa del fatto che la MPAA aveva giudicato troppo violenti la maggior parte degli spot e dei trailer; anche quelli che furono mostrati vennero pesantemente tagliati.

⟡ Per tutto il film, la Dushku indossa una maglietta con l'emblema albanese: un'aquila a due teste. Lei, tuttavia, è nata a Boston nel 1980 ed è mezza danese e mezza albanese; è dagli anni '20 che la sua famiglia è in America.

⟡ Parecchi membri subirono le conseguenze del contatto con l'edera velenosa (poison ivy) poiché alcune sedie erano state messe in mezzo a quella che, inizialmente, si pensava fosse semplice erba.

Fast rating

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Titolo originale

Wrong Turn

Regista:

Rob Schmidt

Durata, fotografia

84', colore

Paese:

USA

Anno

2003

Scritto da Exxagon nell'anno 2007 + TR; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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