la Mosca
Voto:
Lo scienziato Seth Brundle (Jeff Goldblum) persuade la giornalista Veronica Quaife (Geena Davis) a documentare un suo esperimento: il trasbordo di materia da un luogo a un altro tramite un computer che governa la disintegrazione molecolare. L'amore che nasce fra i due non impedisce a Seth di teletrasportarsi, provando in via definitiva la sua invenzione. Sfortunatamente, al momento dell’esperimento, una semplice mosca entra nella capsula di trasferimento e il DNA del dittero viene ricombinato con quello dello scienziato, il che farà emergere in lui strani comportamenti e, poi, enormi mutazioni fisiche. Non sarà facile per Veronica accettare la nuova natura dell’amato. Tutto si complica quando la donna si accorge che aspetta un figlio da Seth.
LA RECE
Uno dei vertici del cinema horror anni '80, simultaneamente ripugnante e sentimentale. Cronenberg usa il body horror non come semplice dispositivo shock, ma come strumento per esplorare l'inevitabile tradimento del nostro involucro corporeo (X. Mendik). Il teatro dell'assurdo cronenberghiano raggiunge il top con Brundle che cataloga i pezzi del suo corpo che si staccano in quello che chiama il suo "museo della storia naturale".
Basato solo vagamente sul breve racconto di George Lengelaan che nel 1958 ispirò l’Esperimento del dottor K; il lavoro di Cronenberg ne mantiene le premesse ma si pone come completa rielaborazione del soggetto piuttosto che come pedissequo remake. Cronenberg ebbe chiaro da subito che non avrebbe potuto replicare lo stile anni ’50, il quale, oltretutto, avrebbe avuto scarsa presa sul pubblico; accettò l’illogicità di fondo per come narrata in origine e si concentrò sulla dimensione affettiva della storia, tanto che Cronenberg stesso, ironicamente, definì il film una "commedia romantica", sottolineando il fatto che fosse l'amore fra i due protagonisti a condurre l’azione, accrescendo, quindi, la dimensione tragica e orrorifica alla quale andranno incontro, ed evitando che il tutto si riducesse a una versione splatter de "La Metamorfosi" di Kafka, pur lasciando che la telecamera non si limitasse a documentare ma dissezionasse, esplorasse, si soffermasse con mórbida fascinazione sui dettagli della trasformazione fisica. Gli effetti speciali, che valsero al film l'Oscar per il trucco, rimangono stupefacenti anche nell'era digitale. La trasformazione di Brundle - che lo stesso Cronenberg definì "una malattia con un volto" - procede con una logica inesorabile che ricorda più la progressione di un cancro che gli improvvisi jump-scare dell'horror tradizionale. Diviso in tre atti, la prima parte del film è occupata dalla costruzione della storia d'amore, fra uno scienziato socialmente alienato e una giornalista rampante, ostacolata dal terzo incomodo Stathis (John Getz) come nei più classici pezzi letterari; la seconda illustra le nuove capacità acquisite da Seth dopo il trasbordo come si trattasse dalle genesi di un supereroe; la terza sezione rientra nei canoni dell'horror con effetti speciali e creatura mostruosa che, volendo, potrebbe ricordare lo xenomorfo di Alien (1979). Il fil rouge di questi tre atti è sempre la dimensione relazionale dei due protagonisti riletti dal regista sfidando gli stereotipi vigenti nelle produzioni che vedono come protagonista un mad doctor. Sebbene il film tratti di uno scienziato che oltrepassa i limiti, in la Mosca non si desume l'idea, tipica di molti fantascientifici, secondo la quale vi sono esperimenti che l’uomo non dovrebbe tentare. Per comprendere meglio il punto di vista di un regista noto per i suoi sogni di modificazione corporea, vale la pena riportare una sua dichiarazione: "È una mia idea che forse alcune malattie, percepite come malattie che distruggono un sistema ben funzionante, in verità lo stiano trasformando in qualcosa di nuovo che è ancora ben funzionante ma con una finalità diversa. Il virus dell'AIDS: osservatelo dal suo punto di vista. Molto vitale, molto eccitato, se la sta passando bene. È veramente un trionfo se sei un virus". Non stupisce, quindi, che lo scienziato di Cronenberg sia più curioso e compiaciuto rispetto ai suoi antesignani in bianco e nero. Brundle, a differenza di Andre Delambre de l'Esperimento del dottor K, non distrugge la macchina del teletrasporto poiché non percepisce la propria scoperta come qualcosa di pericoloso per l'umanità solo perché a lui è andata male. D’altronde, non è certo a partire da questo film che per il regista canadese il corpo diventa campo di battaglia e soggetto di mutazioni e trasformazioni, basti pensare a il Demone sotto la pelle (1975); Rabid: sete di sangue (1976); Brood: la covata malefica (1979); Videodrome (1979); eXistenZ (1999). Inoltre, le visioni cronenberghiane di fusione fra carne e metallo esaltate in Crash (1996) sono presenti anche in questo film che, nella parte conclusiva, propone un tripudio di effettistica che mescola umano, dittero e metallo. Nonostante l'ampio utilizzo di protesica, dietro gli strati di lattice si ritrovano sempre i personaggi e il loro legame affettivo, solo occasionalmente si ha l'impressione che effetto speciale sia fine a se stesso come nella scena del parto in cui Cronenberg, nei panni del ginecologo, realizza un suo sogno a lungo covato e poi esplicitato nella pellicola Inseparabili (1988). Film che funziona a più livelli: come pellicola d'intrattenimento senza punti morti, e come un ulteriore tassello nelle riflessioni sull'essere umano e sull'arte secondo Cronenberg. Must. Con un seguito: la Mosca 2 (1989).
TRIVIA
James Mangold (1963) dixit: “Dovremmo scrivere più grandi ruoli per le donne, punto. Un altro problema è che i film sono generalmente fatti per ragazzi di 14 anni, e i ragazzi di 14 anni vogliono guardare eroi d'azione di 25 anni” (IMDb.com).
⟡ Il film è una coproduzione SLM Production Group e Brooksfilm; quest’ultima è la casa di produzione fondata dal comico Mel Brooks che finanziò anche the Elephant man (1980). Mel Brooks non voleva che si sapesse che era il produttore del film in quanto temeva che la gente avrebbe preso poco sul serio la pellicola; questo il motivo per cui il suo nome non compare nei credit.
⟡ Se volete andare a mangiarvi un panino nello stesso posto in cui si recano i due protagonisti, andate al John Anderson Charcoal Broiled Hamburgers, 5270 Yonge Street, Willowdale, Toronto.
⟡ La principale illogicità della pellicola è, di fatto, il tema centrale del film, ovvero la combinazione di DNA umano-eterologo. Al di là di una serie di fattori fantascientifici, se il problema fosse stato quello della combinazione fra il DNA dello scienziato e quello di un’altra creatura con patrimonio genetico, non era necessario chiamare in causa una mosca curiosa che entra nella capsula di teletrasporto. Seth, diligentemente, si spoglia di tutti i vestiti prima di scomporsi atomicamente ma si dimentica che il corpo umano è pieno, dentro e fuori, di batteri con un loro specifico DNA, quindi la ricomposizione molecolare avrebbe implicato che il DNA di Seth si mescolasse con quello dei suoi batteri ancor prima che con quelli di un furtivo animale.
⟡ Lo sfondo dei titoli di testa consiste in una massa di colori variegati e distorti. Questo dovrebbe essere, per gli scienziati, il mondo visto da una mosca.
⟡ L'ispirazione per la realizzazione delle capsule di trasferimento venne a Cronenberg guardando i cilindri della sua vecchia moto Ducati.
⟡ Il vomito di Brundel era fatto di miele, uova e latte.
⟡ Per truccare Jeff Goldblum nelle fasi finali della sua metamorfosi ci volevano quasi cinque ore.
⟡ Fu lo sceneggiatore Charles Edward Pogue ad avere l'idea di remeccare l'Esperimento del dottor K. Quando Cronenberg venne chiamato a dirigere, egli pose la condizione di aver la libertà di riscrivere tutto il lavoro di Pogue. Il regista modificò i personaggi e i loro nomi, i dialoghi e la maggior parte del soggetto, tuttavia furono mantenuti elementi chiave scritti da Pogue come la fusione tra uomo e mosca e i dettagli della metamorfosi.
⟡ A Michael Keaton fu offerto il ruolo di Seth Brundle ma l'attore rifiutò.
⟡ Dopo aver visto alcuni suoi film precedenti, Martin Scorsese chiese di poter incontrare Cronenberg. Dopo averlo incontrato disse che somigliava a un chirurgo plastico di Beverley Hills. Questo diede l'idea a Cronenberg di apparire nel suo stesso film nei panni di un medico.
⟡ Fu al produttore Scott Rudin, in quel periodo al soldo della 20th Century-Fox, che venne l'idea di ingaggiare Cronenberg per girare il film, idea che sottopose a Stuart Cornfield e quest'ultimo parlò con Mel Brooks che scrisse un'eloquente lettera ai boss della Fox per convincerla a finanziare la distribuzione e la campagna di marketing. Ai tempi, Cronenberg chiedeva come salario 750.000 dollari ma avvenne che la Fox gliene assicurò un milione. Nel contratto, Cronenberg pretese che la sua crew fosse la medesima con la quale lavorava di solito: il montatore Ronald Sanders, lo scenografo Carol Spier, il direttore della fotografia Mark Irwin e il compositore Howard Shore.
⟡ Cronenberg era sul punto di rifiutare di dirigere questo film per poter realizzare Atto di forza (1990) al soldo di Dino de Laurentiis. La produzione, quindi, ingaggiò Robert Bierman il quale, però, a un passo dall'inizio dei lavori, perse tragicamente la figlia e non se la sentì più di lavorare per un film così cupo. Nel frattempo, l'affare fra Cronenberg e De Laurentiis era saltato, sicché il regista canadese si trovò libero di dirigere la Mosca. Circa Bierman, lo stesso ha affermato che non ha mai avuto il coraggio di vedere il film, in parte perché aveva molto chiaro come poterlo realizzare e non avrebbe avuto piacere a vedere come Cronenberg avesse annacquato il soggetto, poi perché sarebbe stato troppo doloroso ripercorrere emotivamente quel periodo per lui così drammatico.
⟡ Nel 2008 fu realizzato un musical basato su questo film: venne diretto da Cronenberg con le musiche di Howard Shore e i testi di David Henry Hwang.
⟡ È stato il primo film girato per il cinema ad avere una premiere su un canale televisivo (Fox).
⟡ A parte la premessa base, l'unico riferimento di questo film a the Fly del 1958 è la frase di Brundle: "Aiutami, ti prego, aiutami", reprise del mitico "aiüdooo!" pronunciato da una mosca col volto di Andre Delambre.
Titolo originale
the Fly
Regista:
David Cronenberg
Durata, fotografia
95', colore
Paese:
USA, Canada, UK
1986
Scritto da Exxagon nell'anno 2006; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0
