la Sposa di Chucky

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Voto:

Tiffany (Jennifer Tilly), l'amante di Charles Lee Ray, recupera Chucky e lo riporta in vita. Il pupazzo, ingrato, trasforma la donna in una bambola per averla al proprio fianco. Le due bambole partono alla ricerca dell'amuleto che può ridare loro aspetto umano; il passaggio se lo fanno dare dagli ignari Jade (Katherine Heigl) e Jesse (Nick Stabile) che stanno scappando per coronare il loro sogno d'amore.

LA RECE

Natural Born Killers incontra Toy Story in versione slasher e citazionista. Buon bilanciamento fra autoironia e violenza cartoonesca trasformano Chucky in un villain che celebra l'horror-pop degli anni '90 senza prendersi troppo sul serio.

Non tutti gli eroi horror sono riusciti a risalire dall'abisso dopo innumerevoli sequel. Grazie a una donna, Chucky ce la fa; evidentemente, dietro a ogni grande killer c'è una grande donna. Don Mancini, creatore de la Bambola assassina (1988) e curatore dei soggetti e delle sceneggiature dei sequel, fa tesoro della lezione craveniana post Scream (1996) e pone il film in un'ottica metacinematografica, ovvero l'horror che gioca con le proprie ossessioni, abbandonando una seriosità che non spaventa più nessuno, tanto è diventata cliché. Chiaro che Chucky non è così terribile e minaccioso come nel primo film ma, ora, è orgoglioso del suo agire e, nel successivo film, auto-affermerà il suo ruolo e il suo nome: "Io sono la bambola assassina". La regia di Ronny Yu, regista hongkonghese di film d'azione e di new-horror (Freddy vs Jason, 2003), mette un po' di pepe alla messa in scena e la dinamicità ne guadagna, soprattutto se messa a paragone con il fiacco episodio precedente (la Bambola assassina 3, 1991). A livello tecnico ed effettistico, il film presenta grandi miglioramenti e il movimento delle bambole è molto naturale, così come le espressioni dei loro volti. Non si può dire lo stesso per gli attori, legnosi e fondamentalmente di contorno rispetto all'azione dei pupazzi. Il plot, o meglio, il sub-plot dei novelli Romeo e Giulietta, che scappano per conquistarsi un angolo di paradiso, è un mero pretesto per vedere all'opera Chucky e consorte, fuggitivi pericolosi come Bonnie and Clyde. Nonostante il livello gore non sia altissimo, il film offre buoni momenti di sangue ma, soprattutto, si ha una certa ricerca di spettacolarità che in una pellicola del genere non stona affatto. Valido, quindi, l'omicidio nel motel, la posizione della cinepresa sulla quale cadono i vetri (digitali), l'esplosione del letto ad acqua che sarebbe piaciuta a quelli di Final destination (2000); per non parlare dello sposalizio improvvisato e del sesso fra Chucky e Tiffany. Ironico e fortemente citazionista, la Sposa di Chucky richiede un appassionato con un curriculum ricco di visioni horror ma anche pronto a comprendere che lo stile dell'originale non può più essere proposto; il successivo il Figlio di Chucky (2004) sarà ancora più citazionista e dissacrante. Non si poteva fare di meglio per rianimare il mito di questo bambolotto che, all'inizio degli anni '90, sembrava essere già arrivato al capolinea.

TRIVIA

⟡ La canzone iniziale è scritta e cantata dal regista Rob Zombie.

⟡ Nel film si vedono immagini del film la Moglie di Frankenstein (1935).

⟡ Nella scena iniziale, si vedono, chiusi negli armadietti di sicurezza della polizia, i seguenti oggetti confiscati: la maschera di Michael Myers (Halloween, 1978), quella di Jason Voorhees (Venerdì 13, 1980), la motosega di Leatherface (Non aprite quella porta, 1974) e il guanto di Freddy Krueger (Nightmare - dal profondo della notte, 1984).

⟡ Un personaggio si chiama Damien Baylock; ne il Presagio (1976), il bambino satanico si chiama Damien e la sua devota tata Mrs. Baylock.

⟡ La data sui ritagli di giornale che si vedono all'inizio del film, e la data di morte sulla lapide di Charles Lee Ray, indicano il 9 novembre 1988, il giorno in cui la Bambola assassina uscì sul grande schermo .

⟡ Nella sequenza iniziale, appena il poliziotto entra nel deposito, alcuni dicono di aver visto sullo scaffale a sinistra le bambole dal film Puppet Master - il burattinaio (1989). In effetti, si vedono alcuni pupazzi che, però, paiono dissimili da Biade & Co.

⟡ Quando John Ritter viene ucciso, la sua faccia, infilzata dai chiodi, ricorda quella di Pinhead di Hellraiser (1987); anche Chucky se ne accorge, infatti dice che quel volto "ha qualcosa di familiare" .

Titolo originale

Bride of Chucky

Regista:

Ronny Yu

Durata, fotografia

89', colore

Paese:

USA

Anno

1998

Scritto da Exxagon nell'anno 2010 + TR; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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