l'Ululato

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La giornalista televisiva Karen White (Dee Wallace) accetta d'incontrare un pericoloso serial killer per realizzare uno scoop ma viene attaccata e, dopo l'incidente, soffre di un vuoto di memoria che le impedisce di ricordare una cosa davvero strana e inquietante accaduta in quel frangente. Lo psicologo George Waggner (Patrick Macnee) le consiglia di andarsi a riposare in una comune da lui gestita sulla costa; recatasi sul posto col marito Roy (Christopher Stone), Karen scopre che il luogo accoglie licantropi.

LA RECE

Joe Dante rinvigorisce il mito del licantropo trasformandolo da gotico melodrammatico a horror urbano e moderno, con anche utilizzo di nuova (per i tempi) effettistica. Cult minore ma significativo, superiore ai suoi numerosi sequel ma inferiore a un Lupo mannaro americano a Londra.

Tratto vagamente da un romanzo del 1977 di Gary Brandner. l'Ululato è un discreto horror divenuto col tempo un cult minore, non tanto per la qualità generale del prodotto, di fatto un B-movie, ma per la capacità di rinvigorire il mito del licantropo a quei tempi inflazionato. Joe Dante, senza rinunciare alla sua vena ironica, trasforma il classico horror licantropico in qualcosa di più moderno e urbano, lasciandosi alle spalle i goticismi e le atmosfere lugubri che avevano caratterizzato i film sui lupi mannari fino a quel momento, per poi farne anche una satira dei media, dato che Kare finisce letteralmente divorata dal sistema che dovrebbe curarla e la terapia di gruppo diventa branco. L'ottica di Dante, quindi, non ha più a che fare con il melodramma di un'implacabile condanna ma, piuttosto, con la bestialità contemporanea. Insieme a un Lupo mannaro americano a Londra, che uscirà a pochi mesi di distanza, il film di Dante riesce nell'impresa grazie all'operato degli effettisti, così come accadrà anche per il coevo film di Landis. Si passa, dunque, dall'horror licantropico 1.0, di fatto un po' tedioso e con un'effettistica assai limitata, al licantropo moderno, tripudio di vesciche che si gonfiano, mascelle che si estendono, vestiti che si strappano, denti che si allungano e peli che spuntano dalla pelle come fili d'erba; un body horror tutto opera di Rob Bottin. Si tratta di un tipo di horror d'intrattenimento che spazza via, in un colpo solo, la melodrammaticità e la staticità che, fino a poco tempo prima, avevano caratterizzato i prodotti incentrati sull'uomo belluino. Lo stile effettistico connesso alla deformazione anatomica prenderà, poi, il sopravvento: la Cosa (1982), il Bacio della pantera (1982), Conan il barbaro (1982), Ammazzavampiri (1985), il Fluido che uccide (1988), Society - the horror (1989). Per il resto, il film di Joe Dante, regista che da lì a quattro anni sfornerà Gremlins, è dinamico e di buona fattura, con il pregio di riuscire a massimizzare il limitato budget a disposizione; non riesce, tuttavia, a essere avvincente in tutte le sue parti. Il film diede un'enorme spinta alla carriera dell'attrice Dee Wallace che, dopo questo exploit, si trovò a recitare in E.T. l'Extraterrestre (1982), Cujo (1983), Critters (1986) e in Sospesi nel tempo (1996). Cosa diversa per la bella Elizabeth Brooks, nel film la licantropa lussuriosa, la quale ha visto concludersi la sua carriera tre film dopo. L'Ululato rimane, nel risultato globale, qualche gradino sotto rispetto a un Lupo mannaro americano a Londra ma è pur sempre un valido intermezzo, l’unico da guardare fra tutti i capitoli di una saga inutile e inutilmente lunga, così composta: Howling II - l'Ululato (Howling II: Your Sister Is a Werewolf, 1984), Howling III (Howling III - the marsupials, 1987), Howling IV: The Original Nightmare (1988), Howling V: la rinascita (Howling V: The Rebirth, 1989), Howling VI - Mostriciattoli (Howling VI: The Freaks, 1990), Howling: new moon rising (1994) e The Howling - Reborn. Il risveglio dei licantropi (2011).

TRIVIA

Elisabeth Brooks Luyties (1951-1997), deceduta a 46 per cancro al cervello, e, nel film, nei panni di Marsha Quist, dixit a proposito della sua partecipazione a questo film: “In passato, ho sempre rifiutato di lavorare su riviste di nudo perché credo nella Bibbia e ho dei principi morali. Sono stata scritturata per il film solo per la mia capacità di recitare. Mi è stato detto che (la nudità) sarebbe stata schermata da un falò e che non si sarebbe potuto vedere nulla. Non avevo problemi a rimanere completamente nuda davanti alla troupe durante le riprese di quella scena, ma non immaginavo che avrebbero mostrato così tanto la mia nudità come è successo nel film.” (IMDb.com).

⟡ L’attrice Dee Wallace sposò Christopher Stone conosciuto sul set. Resteranno insieme fino alla morte di Stone avvenuta nel 1995, a 53 anni, per infarto.

⟡ Molti dei nomi dei personaggi del film s’ispirano a registi che hanno girato pellicole sui licantropi: George Waggner (l'Uomo lupo, 1941), Roy William Neill (Frankenstein contro l'uomo lupo, 1943), Terence Fisher (l’Implacabile condanna, 1961), Freddie Francis (Legend of the werewolf, 1975), Erle C. Kenton (Al di là del mistero, 1944), Sam Newfield (Mostro pazzo, 1942), Charles Barton (il Cervello di Frankenstein, 1948), Jerry Warren (Face of the screaming werewolf, 1964), Lew Landers (il Ritorno del vampiro, 1944) e Jacinto Molina, pseudonimo usato da Paul Naschy (las Noches del hombre lobo, 1968).

⟡ Nel film compare il regista Roger Corman nel ruolo di un uomo che cerca monete in una macchinetta che distribuisce soldi; si tratta di uno sketch che fa riferimento alla capacità che aveva Corman di produrre film con pochissimi dollari.

⟡ Nella scena in cui Terri chiama Christopher dallo studio del dottor Waggner, possiamo vedere appesa al muro una foto che ritrae Lon Chaney Jr. Quest’ultimo recitò nei panni del licantropo in cinque film (l'Uomo lupo, 1941; Frankenstein contro l'Uomo Lupo, 1943; Al di là del mistero, 1944; la Casa degli orrori, 1945; il Cervello di Frankenstein, 1948). Lon Chaney Jr. è l'unico attore ad aver impersonato un mostro della Universal nel primo film e in tutti i suoi seguiti.

⟡ Molti i riferimenti nascosti ai lupi. Si vede un libro vicino a un telefono: si tratta di “The Howl”, un poema scritto da Allen Ginsberg; il libro che Bill legge mentre sta a letto è "You Can't Go Home Again" di Thomas Wolfe; sopra il letto di Karen e Bill si vede la foto di un lupo che attacca un branco di pecore; Sam Newfield mangia il chili a marca Wolf.

⟡ Lo scenografo e costumista Robert Burns aveva anche lavorato per Non aprite quella porta (1974), e infatti molti dei vestiti usati ne l'Ululato provengono da quel film, oltre al cadavere che si vede sulla sedia nel negozio di libri di Dick Miller.

⟡ È grazie al successo ottenuto da questo film che Joe Dante e il produttore Michael Finnell riuscirono a realizzare Gremlins (1984).

⟡ Alla fine dei titoli di coda viene mostrata una tivù che trasmette una breve sequenza de l'Uomo lupo del ‘41.

Titolo originale

The Howling

Regista:

Joe Dante

Durata, fotografia

91', colore

Paese:

USA

Anno

1980

Scritto da Exxagon nell'anno 2013 + TR; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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